Mercoledi 12 Maggio un gruppo rappresentativo della nostra parrocchia ha incontrato, insieme ai sacerdoti e ai rappresentanti delle altre parrocchie della nostra Unità Pastorale, il Vescovo Marco. L’incontro, definito come visita pre-pastorale, ha avuto come obiettivo quello di restituire al Vescovo le riflessioni emerse dai diversi gruppi delle singole parrocchie che si sono incontrati nella settimana precedente e dai quali è scaturita per noi di Pegognaga, l’approfondita relazione che troviamo sul sito della parrocchia e che vi invito a leggere per intero e sulla quale riflettere.
Il momento vissuto con il nostro Vescovo, è stato caratterizzato da un ascolto attento e da una condivisione del lavoro di riflessione di tutte le parrocchie dove ciascuna ha potuto sottolineare le criticità, le preoccupazioni, le speranze per il futuro della chiesa locale. I punti di debolezza e i punti di forza, in ogni relazione presentata, si sono mescolati con il profondo desiderio di sognare una bella Chiesa. Sogno che non vuol dire utopia ma vedere già da ora, con l’impegno di ciascuno e con l’aiuto del Signore, come potrebbe essere la Chiesa di domani. Il Vescovo ha accolto tutte le nostre riflessioni e provocazioni sottolineando come, per la loro realizzazione, ci vorrebbe un esercito di cristiani volenterosi. Perché è proprio questo a mio avviso, il punto centrale: la bella Chiesa come l’ha pensata e ce l’ha consegnata Gesù sulla croce, è formata da belle persone che nella loro fragilità e limitatezza si mettono sulla scia dello Spirito Santo e si lasciano plasmare. Persone che con coraggio si mettono a servizio rinunciando alla critica come stile di vita parrocchiale ma imparando a vedere il bello dove Gesù l’ha seminato e continua a seminarlo. Il vescovo ci ha invitato a pregare tanto, a metterci in ascolto della Parola perché sia questa a renderci belle persone come Giuseppe che con coraggio si è fidato della parola di Dio.
Un aspetto che il Vescovo Marco ha rimarcato e sul quale ci ha invitato a riflettere è stato il concetto di nostalgia. La nostalgia non è ripiegamento nel passato, che implica solo un rimpianto senza progettualità, ma il vescovo ci ha invitato a pensarla e viverla come nostalgia creativa. Per noi pegognaghesi, che abbiamo vissuto tempi in cui la vita parrocchiale era molto viva e venivamo chiamati spesso alla corresponsabilità, questa nostalgia creativa ci stimola a rendere fruttuosa l’esperienza passata, adattandola con creatività al tempo presente notevolmente cambiato. C’è molta Speranza cristiana in tutto questo, perché non siamo soli ma c’è Gesù risorto con noi, non dobbiamo dimenticarlo!
Il nostro compito quindi da oggi è imparare a metterci sempre di più e sempre meglio, con convinzione e non come semplice rito, davanti alla Parola di Dio e donargli i pochi pani e pesci che siamo ma che nelle sue mani diventano la bella chiesa che Lui, insieme a noi, sta sognando.
Il lavoro di questo gruppo proseguirà con il confronto tra i rappresentanti delle altre parrocchie dell’Unità Pastorale per trovare alcune priorità sulle quali investire energie nel prossimo periodo ( in tanti hanno sottolineato il tema dei giovani e delle famiglie per esempio ). Il risultato di questo lavoro verrà poi restituito al Vescovo Marco nella prossima visita Pastorale.
Affidiamo questo cammino alla preghiera di tutta la nostra comunità.
Lorenza Panizza
